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Proteggere gli animali dal freddo

Indicazioni e norme per mantenere alto il livello di benessere negli animali in allevamento

Condizioni in cui gli animali in allevamento trovano il modo di appagare completamente le loro necessità in ordine fisico e psicologico.
Le indicazioni di seguito riportate sono frutto di un’attenta osservazione e dallo studio dei comportamenti degli animali nel loro habitat naturale; tutte queste informazioni vengono tradotte in “buone norme” per l’allevamento.

Il periodo invernale ha sempre procurato difficoltà per gli allevatori a causa delle basse temperature che lo caratterizzano. Spesso l’allevatore per difendere gli animali dal freddo attiva metodi di protezione inopportuni perché convinto che ricoveri chiusi ed eventualmente riscaldati siano sufficienti per realizzare una situazione di benessere. Spesso però si creano situazioni di stress con diffusione di malattie respiratorie e sprechi alimentari.
In genere le situazioni peggiori si registrano nei ricoveri chiusi è in questo caso per tutti gli animali è necessario attuare delle precauzioni per difenderli dalle correnti d’aria e dall’umidità. L’umidità è provocata dalla respirazione e dal calore degli stessi e per limitarla è necessario rispettare una giusta concentrazione di capi. La ventilazione è poi necessaria per asportare questa umidità e in questo caso è necessario evitare che l’aria fredda proveniente dall’esterno non colpisca direttamente gli animali. Il problema è facilmente risolto con delle aperture a vasistas che convogliano l’aria esterna verso l’alto e non direttamente sugli animali.
Altro problema è poi l’abbeverata. Per contrastare la sete degli animali causata da improvvise gelate d’acqua si consiglia di mettere a disposizione degli animali delle rastrelliere con erbe e verdure. In questo modo si evita uno stress da sete in attesa che l’allevatore scongeli l’acqua.

Anatre e oche
I palmipedi sono caratterizzati da una presenza di un folto piumino che li difende dal freddo e che l’uomo ha imparato ad utilizzare per imbottire coperte e giacche. Questi animali infatti non soffrono assolutamente il freddo e amano fare il bagno nell’acqua anche durante il periodo invernale. Per aumentare il loro benessere e perché si possano difendere dal freddo sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalla natura è necessario creare loro delle zone asciutte. I ricoveri pertanto non devono essere chiusi ma solo ripararti dai venti dominanti (chiusi su tre lati e aperti a sud) ed essere imbottiti da un abbondante strato di paglia asciutta. Inoltre sul terreno vicino ai corsi d’acqua è utile sistemare delle tavole per consentire il loro riposo all’asciutto dopo il bagno.

Faraone, tacchini, polli e capponi
Questi uccelli domestici si difendono dal freddo appollaiandosi sui rami o su zone alte isolate dal terreno freddo. Pertanto anche in questo caso consigliamo di realizzare dei ricoveri in grado di proteggerli dalle correnti d’aria e attrezzati con posatoi. Un metro lineare di posatoio è sufficiente per 4 tacchini o capponi, 5 polli e 6 faraone. Se la fase d’ingrasso viene realizzata in ambienti chiusi 2/3 del ricovero devono essere attrezzati a posatoio e 1/3 deve essere ricoperto da abbondante truciolo asciutto. La concentrazione dei capi negli ambienti chiusi provoca umidità e quindi diffusione di malattie. Pertanto il numero di capi per mq non deve superare i 10 animali nel caso di polli e faraone mentre deve scendere a 8 capi mq per capponi e tacchini. Gli animali devono sempre poter usufruire del pascolo.

Galline ovaiole
Questi animali devono essere sistemati in ambienti chiusi attrezzati per 1/3 con posatoi e 2/3 con pavimenti imbottito di truciolo di legno. Il pascolo deve sempre essere garantito. La concentrazione dei capi non deve superare i 6capi per mq. I nidi per la raccolta delle uova devono essere imbottiti di paglia o truciolo per mantenere una certa temperatura dell’uovo ed evitare un brusco raffreddamento. Evitate che le galline siano colpite da dirette correnti d’aria che possono determinare l’insorgenza di malattie.

Colombi
Anche per i colombi è necessario evitare le correnti d’aria che colpiscono direttamente gli animali. Una giusta concentrazione di capi (4 soggetti per mq) evita la formazione di umidità dannosa alla loro salute. Nei nidi si consiglia di utilizzare paglia o meglio ciotole in cartone più calde e igieniche.

Conigli
I conigli sono dotati di una naturale pelliccia che li difende dal freddo. Questi animali non manifestano pertanto particolari problemi durante la stagione fredda a parte situazioni di umidità eccessiva e correnti d’aria provocate da un irrazionale utilizzo degli ambienti. Le strutture plain-air o semi plain-air sono le più consigliate dato che evitano la formazione di correnti d’aria tipica degli ambienti chiusi. Controllate i nidi durante i primi giorni del parto e verificate l’abbondante presenza di pelo necessario a riscaldare i piccoli. Per evitare stress da sete distribuite radici di barbabietola e carote.

Maiali
I maiali non soffrono il freddo ma sfuggono l’umidità e gli ambienti bagnati. Se durante l’estate sono soliti fare dei bagni di fango per difendersi dagli insetti e dal caldo d’inverno devono usufruire di zone asciutte e protette dalle correnti d’aria. Le arche mobili sono dei ricoveri ideali a patto che il loro interno sia ricoperto da un abbondante strato di paglia e vengano collocate in zone asciutte. Anche se sono allevati in ambienti chiusi abbondate nella distribuzione della paglia sul pavimento.

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