BIOdiversità agraria - ZOOtecnia biologica - TECnologie per un’agricoltura sostenibile

La gallina di Brusegana

La storia dell’avicoltura italiana attraverso i documenti

L’avicoltura italiana al tempo dei Pollai Provinciali: gli allevamenti, le razze, il resoconto della zootecnia italiana raccontata dalle immagini, dalle cronache e dai documenti storici.

L’Osservatorio Avicolo di Padova, che aveva sede a Brusegana, era un’istituzione nella propaganda avicola e nella selezione di materiale genetico da distribuire alle aziende rurali locali. Oltre alle razze pure venivano realizzati anche incroci di prima generazione allo scopo di selezionare soggetti più rustici e produttivi adattati all’ambiente padovano.

Negli anni ’50, dopo numerose esperienze, fu realizzato un incrocio di prima generazione (Plymouth bianca per Livorno bianca) con l’obiettivo di ottenere galline con particolari caratteristiche produttive e di ambientamento. Le razze allora utilizzate, per questo incrocio di prima generazione, sono ancora allevate. Per favorire la diffusione di queste pollastre ed evitare inutili mortalità giovanile le pollastre venivano cedute agli agricoltori a un’età non inferiore alle sei settimane di vita.
Allo scopo di migliorare le caratteristiche produttive e ottenere uova anche nel periodo estivo, veniva favorito l’acquisto di soggetti di 40 giorni entro il mese di febbraio praticando uno sconto del 30% sull’importo acquistato.

La gallina di Brusegana