BIOdiversità agraria - ZOOtecnia biologica - TECnologie per un’agricoltura sostenibile

Orpington

Biodiversità legata al territorio

Le razze e gli incroci locali che hanno caratterizzato l’avicoltura regionale e provinciale.

L’anatra di Orpington prende il nome dall’omonima cittadina inglese della Contea del Kent. Non è certa la sua origine ma alla base della sua selezione hanno concorse anatre Corritrici, Rouen, Aylesbury e Cayuga. Altre informazioni sostengono che il suo selezionatore (William Cook), alla fine dell’800 lavorò solo con anatre europee (Aylesbury o le anatre svedesi) selezionando le caratteristiche di buona ovaiola (da 180 a 220 uova all'anno con peso minimo di 65-70 grammi) e produttrice di carne.
Il colore giallo cuoio (color camoscio) dell'Orpington è un carattere eterozigote per il gene di diluizione blu e quindi non si riprodurranno correttamente. Dal loro accoppiamento si ottiene, in media, solo il 50% di prole conforme allo standard: il 25% sarà pallido e, nel maschio, si avrà una testa grigio-marrone chiaro anziché il marrone foca richiesto, e il 25% sarà scuro, con una testa marrone scuro nel maschio e una matita sull'anatra.
Il corpo è lungo, largo e profondo con il portamento inclinato di circa 20 gradi.
Il becco è giallo con un chicco scuro sulla punta, dritto e posizionato abbastanza in alto sulla testa. Gli occhi sono marroni. Le zampe sono robuste e di colore arancio/rosso.
Gli animali sono molto agili, docili, un po' timidi e possono essere allevati in branchi numerosi.
In Italia l’anatra Orpington stata allevata e diffusa dalla Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo fin dagli anni ’20 del secolo scorso.

Orpington
  • Razza locale nelle regioni: Veneto