Faraona di Chieri
La faraona di Chieri è un tipo genetico autoctono della faraona comune. Diffusa in Piemonte e specialmente nella zona di Chieri è particolarmente adatta all'ecosistema locale
Le condizioni di bassa intensività colturale (prato stabile asciutto per il 30 %) hanno favorito, nel secolo scorso, l'allevamento della faraona. Gli animali vivevano al pascolo e le massaie raramente integravano la razione alimentare.
A Chieri era attivo uno dei più fiorenti mercati piemontesi di pollame. Ogni martedì, nelle prime ore del mattino, convergevano a centinaia, dalle colline circostanti, le contadine con faraone e altri avicoli. Il mercato era frequentato da molti grossisiti che ritenevano la produzione della zona fra le migliori.
Le prime faraone comparivano al mercato verso il mese di agosto. Erano i primi animali nati a fine maggio. Il loro peso era limitato, 400-600 grammi, ma erano egualmente molto richieste e ben remunerate, in quanto, nei ristoranti più rinomati, venivano presentate ai clienti come prelibate pernici o fagiani. Da agosto le faraone erano costantemente presenti, al mercato, sino a Natale quando raggiungevano il peso di 1,300 - 1,500 kg.
Dopo le festività rimanevano in allevamento solo i soggetti riproduttori.
L'incubazione veniva fatta, nella maggior parte dei casi, con le tacchine. Dopo la schiusa le stesse tacchine accudivano all'allevamento delle piccole faraone che rimanevano però nel cortile delle cascine.
Il tipo di faraona allevata era il grigio - perla ma, indagini del tempo, hanno appurato che mai venivano introdotti riproduttori dall'esterno e quindi si era venuto a selezionare un tipo genetico particolare e bene adattato all'ambiente locale.
- Razza autoctona nelle regioni: Lombardia