BIOdiversità agraria - ZOOtecnia biologica - TECnologie per un’agricoltura sostenibile

Recupero di varietà antiche della frutticoltura veronese

Biodiversità frutticola legata al territorio

Le antiche cultivar veronesi di Pyrus communis e di Malus domestica costituiscono un patrimonio frutticolo e storico-culturale molto importante a testimonianza della frutticoltura praticata fin dall’800, sul Monte Baldo e ancor più nei vicini Monti Lessini, che andavano a costituire delle produzioni “ricercate dal commercio”. Attualmente il patrimonio alberato frutticolo è ormai completamente trascurato e talora, dove possibile, fino alle quote di 500-600 m s.l.m. rimpiazzato da altre colture più remunerative, quali la vite o l’olivo. 

Per la quasi totalità delle cultivar veronesi di Pyrus communis e di Malus domestica sono stati trovati ottimi riferimenti bibliografici, a conferma dell’importanza che esse ricoprivano in passato come varietà frutticole commerciabili non solo nel veronese. A fronte di questo lavoro iniziale di individuazione e caratterizzazione saranno necessarie azioni concrete di salvaguardia sia da parte degli enti pubblici sia degli agricoltori, in maniera tale che ci sia un interesse scientifico e sociale per il recupero di vecchie varietà, ma non solo, in vista di una sempre maggiore valorizzazione del territorio. Il primo impegno che vuole essere sostenuto dall’Orto Botanico di Novezzina è la creazione di un percorso ricreativo-culturale con l’obiettivo di unire le varie località con una storia frutticola antica ormai in abbandono, valorizzando e facendo conoscere ai visitatori gli esemplari di Pyrus communis e Malus domestica esistenti, offrendo una ricchezza unica anche dal punto di vista storico e un valore aggiunto al territorio baldense.

Recupero di varietà antiche della frutticoltura veronese