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Allevamento tradizionale della scrofa a gennaio

Innovazioni di processo per ottenere prodotti competitivi e sostenibili

Consigli, indicazioni, suggerimenti ed esperienze su come riprodurre il maiale a livello domestico

Nell’allevamento tradizionale del maiale i parti devono avvenire in primavera o in autunno. Se le vostre scrofe non sono state fecondate a dicembre siete ancora in tempo, per la fecondazione, all’inizio di gennaio.
Per l’individuazione dei calori, che in natura è fatta dal verro con un particolare rituale, l’allevatore deve sollecitare la scrofa passandole una mano sulle reni e con l’altra, appoggiata sul fianco o sulla coscia, tentando di spingerla in avanti.
Quando la scrofa è in calore rimane immobile sulle quattro zampe (riflesso di immobilità) con le reni curve e con la coda alzata opponendosi a qualsiasi spostamento. Nelle scrofe Large White le orecchie sono raddrizzate e si possono addirittura toccare.
L’esperienza insegna che l’ovulazione avviene 24-48 ore dopo l’inizio del riflesso di immobilità. Si consiglia quindi di inseminare artificialmente la scrofa quando si manifesta tale situazione e ripetere la fecondazione dodici ore più tardi se il riflesso di immobilità continua ad osservarsi.
Le scrofe gravide poi, devono poter pascolare in ambienti tranquilli consentendo un adeguato sviluppo dei feti.

Un’alimentazione non adeguata durante la gestazione può determinare un riassorbimento dei feti mentre un’eccessiva alimentazione però determina la morte degli embrioni. Anche nell’allevamento familiare quindi si consiglia un corretto programma alimentare somministrando alle scrofe appena fecondate la seguente razione alimentare: 2-2,2 Kg./capo/dì di mangime se si tratta di scrofe alla prima gravidanza oppure 1,8-2,0 Kg./capo/dì (2,1 - 2,3 Kg./capo/dì se si allevano più scrofe in gruppo) alle scrofe adulte.
Per la preparazione della miscela aziendale si consiglia di utilizzare un nucleo commerciale per scrofe con la seguente composizione media: proteine grezze 23-25%; grassi grezzi 4-6%; lisina 1,3%.
La razione alimentare giornaliera è pertanto così composta: cereali aziendali macinati 50%; nucleo riproduttori 40% e cruschello di grano 10%.

Allevamento tradizionale della scrofa a gennaio