BIOdiversità agraria - ZOOtecnia biologica - TECnologie per un’agricoltura sostenibile

Marsala all’uovo

Comunicazione di massa usata per creare consenso intorno a un prodotto utilizzando anche immagini significative

Caratteristica principale della comunicazione pubblicitaria è diffondere messaggi preconfezionati attraverso i mass-media, utilizzando immagini adeguate con l'obiettivo che il consenso si trasformi in atteggiamenti o comportamenti positivi da parte del pubblico o consumatore.

Il Marsala all’uovo è un vino aromatizzato all’uovo secondo l’antica ricetta che prevede l’unione tra selezionati e robusti vini bianchi arricchiti con zucchero e distillato di vino e caratterizzati con le sostanze naturali del tuorlo d’uovo e con infusi ed aromi naturali di segreta manifattura. Ideale compagno pomeridiano con dolci da forno, gelati o pasticcini alla crema. Di gradazione tra i 15 e i 20 gradi, ha un alto valore calorico. Deve essere servito a una temperatura di circa 6°C.

Le origini del vino Marsala risalgono al 1773 quando un giovane John Woodhouse, durante il viaggio di ritorno verso l’Inghilterra, a causa di una tempesta resta bloccato nel porto di Marsala (Mars- Allah, in arabo il porto di Dio). Per ingannare l’attesa si ferma in un’osteria locale e si imbatte in un vino liquoroso, denso e profumato che gli ricorda molto lo Xeres spagnolo. John pensa che quel vino possa piacere molto agli inglesi e decide così di spedire via mare in Inghilterra una cinquantina di pipe, botti da 420 litri e per non farlo rovinare il vino durante la traversata aggiunge il 2% di acquavite. La sua intuizione si rivela giusta.
Nel 1806 il Marsala attira l’attenzione di un altro imprenditore inglese, tale Benjamin Ingham che rapidamente eclissa la ditta del suo compatriota e perfeziona il prodotto usando il metodo di invecchiamento Soleras.
Solo nel 1832 finalmente un italiano inizia la produzione di Marsala: Vincenzo Florio di Bagnara Calabra, appartenente ad una ricca famiglia di industriali e armatori. Grazie a lui il Marsala raggiunge ogni angolo del mondo al bordo delle 99 navi della Compagnia Florio e la città conosce nuova vita. Da allora tante aziende vinicole sono sorte nella città di Marsala.
Lo scenario cambia all’indomani della Prima Guerra Mondiale, quando a causa di una grave crisi economica, commercianti italiani senza scrupoli decidono di sfruttare la fama del Marsala per arricchirsi vendendo delle qualità super scadenti. Già nel 1931 si cerca di arginare questo triste fenomeno, fortemente dannoso per l’immagine di questo vino, puntando ad una legislazione per difendere il prodotto originale dalle imitazioni e stabilire le caratteristiche precise del Marsala. Nel 1969 finalmente il Marsala viene riconosciuto primo Vino DOC d’Italia (Denominazione d’Origine Controllata).

Derivato liquoroso del vino Marsala DOC, il Marsala all’uovo è perfetto come aperitivo, come liquore per digerire dopo pasto o anche per una degustazione a sé stante in accompagnamento a biscotti secchi. Esistono diverse ricette del Marsala all’uovo, che variano davvero di poco. La ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione del Marsala all’uovo sembra essere la seguente:

1 kg zucchero
1 lt latte
1 lt alcool alimentare
10 uova fresche
200 g marsala secco
1 stecca di vaniglia

Come realizzarlo
in un recipiente abbastanza capiente mettete a bollire zucchero e vaniglia.
Riscaldate il latte.
In una terrina frullate i tuorli delle uova a cui andrete poi ad aggiungere il latte tiepido, insieme al marsala secco e all’alcol.
Filtrate bene il liquore ed imbottigliatelo
Lasciare riposare per 3 mesi e poi degustare il Marsala all'uovo fatto in casa
Non dimenticate: consumare il Marsala all'uovo dopo 3 mesi dalla preparazione e preferire bottiglie dal vetro scuro per l'imbottigliamento.

 

 

Marsala all’uovo